Cos'è mito della biga alata?

Il Mito della Biga Alata

Il mito della biga alata è una complessa allegoria presente nel dialogo platonico Fedro. Esso illustra la natura dell'anima umana e la sua lotta per raggiungere la conoscenza e la perfezione.

L'anima è paragonata a una biga alata guidata da un auriga e trainata da due cavalli: uno bianco e uno nero.

• L'Auriga rappresenta la ragione, la parte razionale dell'anima, che cerca di guidare la biga verso l'alto, verso il mondo delle idee. Il suo compito è di mantenere l'equilibrio e la direzione.

• Il Cavallo%20Bianco simboleggia la parte animosa dell'anima, il desiderio di bene, la nobiltà, l'onore e l'aspirazione alla virtù. È più facile da controllare e spinge la biga verso l'alto.

• Il Cavallo%20Nero rappresenta la parte concupiscibile dell'anima, gli istinti, i desideri terreni e le passioni irrazionali. È più difficile da domare e tende a trascinare la biga verso il basso, verso il mondo sensibile.

Il mito prosegue descrivendo il corteo degli dei che, guidati da Zeus, si elevano verso il cielo per contemplare le Idee (o Forme). Le anime umane, al seguito degli dei, cercano di fare lo stesso, ma la difficoltà nel controllare i cavalli rende questa ascesa ardua. Molte anime non riescono a raggiungere la vetta e cadono sulla terra, reincarnandosi in corpi mortali.

Il grado di visione delle Idee che l'anima ha avuto prima della caduta determina il suo futuro destino terreno. Le anime che hanno visto di più si reincarnano in individui con un'inclinazione alla filosofia, alla bellezza e alla verità, mentre quelle che hanno visto di meno si incarnano in persone più orientate verso i piaceri materiali e gli interessi mondani.

Il mito della biga alata è quindi una potente metafora della lotta interiore dell'uomo tra ragione e passione, tra aspirazione al bene e attrazione per il male, e del suo percorso verso la conoscenza e la trascendenza. Rappresenta, in sintesi, la tensione tra il mondo sensibile e il Mondo%20delle%20Idee.